Con il passare degli anni, la qualità della nostra pelle cambia. Le fibre di collagene si degradano e la distribuzione e la funzione dell’acido ialuronico naturalmente presente nel nostro corpo si modificano.
La conseguenza è una pelle meno elastica e con più rughe. L’orologio biologico del nostro corpo ha un ruolo importante in questo processo, ma anche i fattori legati allo stile di vita (eccessiva esposizione solare, fumo e alcol) giocano la loro parte.
Spesso confusa per un filler, la biorivitalizzazione è una metodica che si prefigge di prevenire e combattere i segni dell’invecchiamento.
È uno dei trattamenti antinvecchiamento più richiesti nel panorama del ringiovanimento cellulare della pelle del viso dell’uomo e della donna.
In cosa consiste la Biorivitalizzazione?
Con la biorivitalizzazione vengono eseguiti sul viso o su altre zone, come décolleté o collo, tante iniezioni superficiali di stimolatori di collagene.
Queste micro-iniezioni permettono, quindi, di inserire delle sostanze idratanti e rigeneranti direttamente nel derma utilizzando una serie di sostanze bio-stimolanti, come l’acido ialuronico, sali minerali e vitamine (A, B3, B5 B6, B12, C, E), allo scopo di favorire la sintesi del collagene e di idratare in profondità la pelle ripristinandone l’equilibrio naturale e garantendo al viso un aspetto fresco e levigato.
Conosciamo insieme questo trattamento
La biorivitalizzazione non è un filler, il suo scopo non è quello di riempire le rughe o di aumentare i volumi di alcune zone del viso.
La finalità di questo trattamento è quella di aiutare la pelle a favorire la produzione di collagene ed elastina.
FILLER e BIORIVITALIZZAZIONE hanno però in comune l’utilizzo di acido ialuronico ma, a differenza del semplice filler, la biorivitalizzazione consente una diffusione maggiore delle sostanze iniettate nel derma; infatti, l’acido ialuronico presente nella biorivitalizzazione riesce a propagarsi con maggiore facilità.
Caratteristica peculiare della biorivitalizzazione è dunque quella di non incidere su una singola ruga ma sull’intera area che viene trattata.
La biorivitalizzazione è anche un trattamento preventivo e per questo motivo molto richiesto e consigliato anche alle pazienti più giovani in quanto consente di ritardare la comparsa delle imperfezioni dovute all’età e in grado di contrastare il danno causato dalle radiazioni solari e dall’inquinamento.
Si può effettuare già dai 35 anni come trattamento preventivo e si può proseguire senza limiti di età.
Dopo i 45 anni, la biorivitalizzazione diventa un trattamento curativo per migliorare la texture della pelle e può essere associato ad altri trattamenti di medicina estetica.
È molto importante considerare la biorivitalizzazione come un trattamento da effettuare a cicli. I risultati del trattamento non saranno visibili dopo un trattamento ma soltanto dopo essersi sottoposte al numero di sedute di trattamento ritenute opportune dal medico estetico sulla base delle caratteristiche e necessità di ogni paziente
A seconda della sostanza iniettata potrebbe essere necessario, per esempio, un trattamento al mese per tre volte.
La biorivitalizzazione non è un intervento invasivo ma consiste nell’iniettare le sostanze nutrienti a livello superficiale del derma senza provocare una particolare sensazione di dolore.
Non esistono particolari controindicazioni e può essere effettuata in tutte le stagioni, con l’unica avvertenza di non esporsi al sole per qualche giorno dopo aver eseguito il trattamento perché la pelle risulterà più sensibile e potrebbe infiammarsi.
Tra gli accorgimenti da seguire per assicurarsi un trattamento ottimale, di successo, e in piena sicurezza è opportuno segnalare al medico l’eventuale assunzione di farmaci anticoagulanti poiché, in questi casi, i rischi che si formino dei lividi saranno più elevati.